Versi erranti Cattolica

Cattolica • Arte & Cultura • Mercoledì 31 Dicembre 2014 • Ore 17:00

Vorremmo creare momenti e individuare spazi dove chiunque può entrare e sostare e fare di questo spazio pubblico un luogo intimo, per distribuire un’idea semplice di felicità, per permettere ad ognuno di portare e di prendere la poesia che vuole. Ognuno porta le parole che ha scelto, che sente, che ha incontrato. Tutto questo sarà fatto per buona parte a voce nuda, senza microfoni.
Perché questo accada bisogna portare con sé silenzio ed ascolto. Con i cellulari spenti, senza rumore, senza vociare. Lasciando gli applausi alla fine degli interventi musicali e conservando il silenzio tra le poesie.
Vogliamo portare la poesia all’aria aperta fuori dalle aule e dai libri per farla incontrare con l’umanità di passaggio e in questi luoghi dare voce, visibilità, suono alla poesia, alle parole.
Vogliamo aprire un varco di bellezza.
Una provocazione di bellezza.
Chi vuole la coglie.
è questa la sua natura, la sua grazia gratuita e delicata.
Questo appello può essere stampato o trascritto a mano e affisso ad un albero, appiccicato alla vetrina sporca di uno spazio da affittare, lasciato in biblioteca, in un caffè, su una panchina,...
Portatevi una o più poesie da leggere, magari anche uno strumento da suonare.
I fogli al termine verranno lasciati sul posto.