L'evento è terminato in data 19 Dicembre 2019 alle ore 18:00.

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Praesepium Napolitanus - La Poesia delle Rovine Ravenna

RavennaArte & Cultura
Da Domenica 15 Dicembre 2019 • Ore 16:00 a Giovedì 19 Dicembre 2019 • Ore 18:00

La Poesia delle Rovine
Progetto e Realizzazione
Ciro Aurilia
La Poesia delle Rovine

Nel 1738 il Re di Napoli, Carlo III di Borbone, diede inizio ai ritrovamento degli scavi archeologici di Ercolano e Pompei riportando alla luce il magma del Vesuvio sepolto nel '79.
Nel periodo del secolo d'oro, Napoli rappresenta per i viaggiatori del Gran Tour una tappa d'obbligo nel loro itinerario poiché in questa epoca la bellezza delle rovine ritrovate raggiunge un vasto pubblico sedotto dalla grandiosità di questo mondo antico. Una grande schiera di artisti, architetti, pittori, incisori, sono meravigliati dalla bellezza del paesaggio antico, tanto da ritrarne una vasta serie di vedute su tele, disegni e dipinti. Nei disegni degli artisti vengono colti gli aspetti epidermici e pittoreschi, riconoscendo l'annuncio di una civiltà di un mondo antico, avvolgendola di arte e di vita, diffondendo in tutta Europa la conoscenza dell'architettura classica.
I grandi artisti come Piranesi e Guardi descrivano nelle loro incisioni di capriccio luoghi eterni del passato tra vegetazione e rovine i quali diventano un topos perenne, focalizzando l'opera della natura nel rinnovarsi nel suo ciclo vitale, caricandosi di messaggi semantici divenendo luoghi di meditazione e di poesia.

Una schiera di artisti napoletani della scuola di Posillipo rappresentano le rovine di Ercolano e Pompei ritraendo questi templi classici nel presepe, riportando così alla memoria un ritrovamento storico, ovvero quello che conosciamo oggi come il classico presepe napoletano che colloca la Natività con cura tutta barocca al riparo di una tettoia di paglia, con trave collegate tra cadenti rovine .

L'apparato presepiale da me interamente realizzato attraverso un attendo studio riporta oggi la memoria di una scenografia di verismo storico, avendo la capacità di testimoniare la tradizione storica rispettando “La Poesia delle Rovine” e il periodo fantastico del presepe classico napoletano e la sua messa in scena della Natività collegata tra templi in rovine simboleggiando la Gloria del Cristianesimo sul paganesimo al momento della nascita del vero Dio.
L'opera è ricca di composizioni scenografiche rappresentative in cui si rispecchiano i tre topos del presepe classico napoletano: Annuncio, Natività e Diversorium (taverna) affiancati da altre composizioni come la Banda ottomana di Giannizzeri, con il loro capo banda Mahterbasi con la mazza da comando.
Questi ritratti scenografici sono presenze simboliche della Napoli del Settecento realizzati con le mie mani modellando testa e arti e utilizzando con occhi di vetro in una sequenza di raffinatezza e cura nei particolari. Il vivido cromatismo di costumi di rare fogge nel rispetto dei codici della tradizione, rappresentando al meglio la provenienza del personaggio presentato. “Sognare e costruire per rievocare il più grande degli eventi divini:la nascita di Gesù”.
In questa bellissima sala, all'interno di Palazzo Rasponi dalle Teste, gioiello culturale di Ravenna, il visitatore rimane incantato da ciò che l'autore vuole trasmettere.
Per quanto realizzato ringrazio dell'Associazione culturale “Arte&Danza”,da me presieduta, il Comune di Ravenna e all'Assessorato alla Cultura che con dedizione ha supportato tramite il mio progetto espositivo.

M° Ciro Aurilia
studioso e scultura presepe

http://www.ciropresepenapoletanoaravenna.it



Data

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Luogo e Indirizzo

Ravenna
Palazzo Rasponi delle Teste