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Macbeth Forlì

ForlìConcertiDomenica 18 Novembre 2012 • Ore 21:00

Che cosa rende il Macbeth un testo classico, a parte il fatto che sia stato scritto da Shakespeare, rimane lo stesso motivo che per tutti gli altri classici, siano essi storici o contemporanei: la forte compenetrazione delle due componenti principali di qualsiasi narrazione e cioè l’esplicito e l’implicito. Troviamo infatti un esplicito fatto di una trama accattivante, morbosa, una storia di potere di morte di superstizione, con personaggi ben caratterizzati da subito e rappresentativi esclusivamente di loro stessi. Poi l’implicito, e cioè tutto quanto ci si può domandare al riguardo più o meno dalla scoperta della psicanalisi in poi. Shakespeare ci dice che Lady Macbeth è oscura, bramosa di potere e pronta a sporcarsi le mani di sangue, e con questo accontenta il pubblico che vuole forti ed immediate emozioni, ma noi, oggi, possiamo anche chiederci “ perché Lady Macbeth è così? Ma è davvero così indifferente considerando il fatto che poi il senso di colpa la porterà al suicidio?...”, accontentando così la parte intellettuale di pubblico stuzzicata più da quel che il testo potrebbe essere anziché da quel che è. Forse è per questa contemporanea abitudine che sempre più registi cercano troppo in un testo “quel che potrebbe essere” dimenticando o trascurando così “quello che semplicemente è”. E così spesso si perdono i testi a scapito di innovative idee, sperimentali o di ricerca, che mostrando eclatanti idee registiche di rilettura finiscono per fornire all’usufruitore un motivo diverso da quello del testo originale. Quindi per accontentare un poco tutti e rendere merito al merito, ho deciso di fare quello che il Teatro fa semplicemente da duemila anni; ho scelto un testo classico, poi un adattamento-traduzione divenuto sua volta un classico per quanto riguarda il teatro in Italia, e cioè quello scritto da Vittorio Gassman, una ricostruzione scenografica e non metaforica del cupo maniero, costumi orpelli, attori veri, e un regista possibilmente di una “certa età” ed esperienza che coordinando il tutto si chieda comunque nel puro rispetto dell’autore primario, perché mai Lady Macbeth sia così feroce. Non c’è bisogno di inventar nulla, le risposte sono apparse tutte li, nel testo, tra le sue righe. Ed ecco l’ovvio saltar fuori, tra un crimine ed un altro. Il Potere, la smania di raggiungerlo a qualunque costo, inclusa l’iniquità e l’omicidio. E poi una volta ottenutolo ecco insorgere il terrore di perderlo, e con esso di perdere la vita. Nulla di nuovo in Danimarca, tanto per citare, se si pensa che ai vertici del potere ancora oggi nel 2006 ministri e senatori prima di prendere decisioni vitali consultano ancora veggenti e cartomanti pur di assicurarsi una tranquillità per l’anima, esattamente come facevano i loro predecessori Lord Macbeth e Signora, atterriti o tranquillizzati dalle streghe profetiche. Ed ecco quindi, finalmente, il Quid del tutto, il punto centrale del testo di Shakespare; non la violenza o il potere, come potrebbe sembrare a prima vista, bensì la pazzia mentale della quale tutta la vicenda è intrisa, fatti luoghi e personaggi inclusi, che mi hanno condotto alla consapevolezza banale ma incredibile di un fatto inequivocabile; che la pazza qui non è Lady Macbeth come si è sempre voluto credere, ma Macbeth stesso in un grande testo che altro non è se non un dialogo profondo e allucinato tra le componenti estreme di uno stesso essere, come già il maestro Kurosawa aveva capito mostrandoci come messaggeri ultraterreni portatori di verità, nel suo adattamento cinematografico del Macbeth, “ Il trono di sangue “, spettrali esseri ermafroditi pericolosamente perfetti nel loro connubio Yin e Yang.

Di William Shakespeare

Regia Massimiliano Bolcioni

Ore 18 - Aperitivo e Dibattito con esperti del settore:
L’ORDINE POLITICO E L’ORDINE NATURALE
Dibattito con
Giorgio Frassineti (Sindaco di Predappio)
Federica Pierotti (Ass. Welfare,Pari Opportunità - Catrocaro Terme)
Massimiliano Bolcioni (Regista) - Moderatore - Marco Viroli

CON IL PATROCINIO DELL’ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI DEL COMUNE DI FORLI’
BIGLIETTERIA
Intero € 10 - Ridotto € 5 (DAI 5 AI 25 ANNI, OVER 65, Soci T.d.F. e UILT) Omaggio (Bambini under 6)
Per info e prenotazioni: 0543/756883 – 339/7097952 – 347/9458012

http://TEATRODELLEFORCHETTE.IT


A seguire:
25 novembre 2012 – ore 21
Gli Incauti

HAMELIN
Di Juan Mayorga
Regia Simone Toni
Ore 18 - Aperitivo e Dibattito con esperti del settore:
VIOLENZA SUI MINORI
Dibattito con
Davide Drei (Ass. Welfare - Forlì) - Dott. Carlo Ghezzi (Psicologo)
Simone Toni (Regista) - Moderatore: Marco Viroli

3 febbraio 2013 – ore 16
Teatro delle Forchette
PINOCCHIO, storia di un burattino
Da Collodi
Regia Stefano Naldi
Ore 18 - Merenda e Dibattito con esperti del settore: LE FIABE MODERNE

Data

Dal
Al

Organizzatore

Teatro delle Forchette T.D.F.

Luogo e Indirizzo

Forlì
Piazzetta Corbizzi 9
La Fabbrica Delle Candele