La Casa di Bernarda Alba di Federico Garcia Lorca Imola
Imola • Spettacoli • Giovedì 24 Aprile 2014 • Ore 20:30
Regia di Reina Saracino
Compagnia Volpi e Ranocchi
con Bianca Bellini, Floriana Bellini, Tiziana Borsetti, Martina Caiconti, Marta De Tullio, Marisa Padovani, Antonella Giovannini, Angela Girgenti, Moira Orrù
Assistente di scena Giulia Fabbri
Scenografie Andrea Salieri
Genio del teatro spagnolo contemporaneo, Federico García Lorca è uno dei personaggi che hanno segnato profondamente la storia della letteratura spagnola e mondiale del XX secolo. Geniale, poliedrico, tormentato, insofferente a schemi e preconcetti, Lorca è figlio di una generazione culturale che ha dato al proprio paese di origine, agli inizi del ‘900, anni di speranze. L’intento della sua intera produzione poetica e teatrale è quello di parlare al cuore della gente, di fotografare la realtà in sé stessa, caricandola di quell’immaginario poetico che contraddistingue l'autore.
Il teatro di Lorca è “poesía que se levanta del libro y se hace humana” ed è anche il riflesso dell' amore per la sua terra Natale: l’Andalusia.
Il massimo esempio è La Casa di Bernarda Alba, che Il massimo esempio è La Casa di Bernarda Alba, che rappresenta il culmine della sua produzione teatrale. L'opera che l'autore definisce “dramma di donne spagnole “ andò in scena nel marzo 1945 ma Lorca non la vide mai rappresentata. Nell'agosto del 1936, a trentotto anni, insieme ad altre centinaia di granadini, Lorca venne barbaramente assassinato da filofascisti insorti contro la Repubblica. E dentro questo suo ultimo capolavoro c'è tutto. I tre atti di cui si compone il dramma hanno l’intenzione di un “documentario fotografico” intorno a cui ruotano l’amore, la morte, l’oppressione, la ribellione, la forza del destino, lo scorrere del tempo, la fede, le passioni. La trama narra la vicenda della dispotica Bernarda Alba, la quale, in seguito alla morte del marito, impone un lutto rigoroso alla madre Maria Josefa e alle sue cinque figlie Angustias, Maddalena, Amelia, Martirio e Adela, impedendo loro di uscire di casa e di intrattenere rapporti con il sesso opposto. Solo alla figlia maggiore, Angustias avendo ereditato una parte consistente del patrimonio paterno, è concesso sposarsi con un giovane del paese, "Pepe il romano" interessato solo alla dote della donna. Alle altre quattro figlie invece spetta un grigio avvenire speso tra le anguste mura di casa. L'unica a cullare ancora i propri sogni è la più giovane e ribelle Adele che si innamora del promesso sposo della sorella, con cui ha una storia d'amore, portata alla luce dalla sorella Martirio anch'essa innamorata del giovane Pepe ma logorata dall'invidia.
Bernarda, nonostante sia messa in guardia sulla tempesta imminente dalla saggia domestica Ponzia, s'illude di riuscire a tenere a freno le proprie figliole salvando così l'onore della casa. Qualcosa, comunque, sfuggirà al suo controllo.
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Reina Saracino
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