I doni di Circe. Misteri del femminile tra mito e realtà Cotignola

Cotignola • Arte & Cultura • Sabato 22 Marzo 2014 • Ore 17:00

Palazzo Tarlazzi - Cotignola

I doni di Circe. Misteri del femminile tra mito e realtà
A cura di Marilena Spataro e Monia Savioli (MoMa comunicazione)

La mostra, che ruota intorno a un’installazione e ad alcune fotografie di Rosetta Berardi e alle sculture di Mario Zanoni, accoglie al suo interno anche dipinti e disegni di Apotè (Massimo Di Brina), Valeria Bucefari, Gabriele Mancini e Franco Venanti.

Il gruppo di artisti umbri ospitati nel progetto ha realizzato appositamente una serie di opere intorno al tema della magia e del femminile, e fa riferimento alla figura di Franco Venanti, pittore e scrittore perugino che nella sua vasta produzione ha attraversato e condensato molti degli umori che si possono ritrovare all’interno del ramificato percorso espositivo, da una certa atmosfera metafisica al mistero, gioco e dialogo sui meccanismi e le immagini della memoria, attraverso le quali affiorano le principali correnti artistiche del Novecento e l’eco della storia dell’arte tutta.

Inaugurazione sabato 22 marzo ore 17 con una presentazione
di Francesca Tuscano
e Giovanni Barberini

Rosetta Berardi siciliana di nascita, romagnola di adozione, si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e si laurea a Bologna in Storia dell’Arte Contemporanea.
Il suo percorso espositivo, iniziato alla fine degli anni ’70 con un linguaggio pittorico, si è poi rivolto alla pratica dell’installazione. Negli ultimi anni la fotografia ha un ruolo importante nella sua produzione artistica.

Mario Zanoni si avvicina alla scultura attraverso un lungo percorso artistico che va dalla musica rock degli anni ’60 al teatro sperimentale degli anni ’70. L’incontro, negli anni ’80, con lo scultore e docente Giovanni Scardovi, di cui diverrà allievo e amico, contribuirà fortemente alla sua formazione di scultore.

Casa Studio Luigi Varoli
Nella fissità del silenzio, si erge l’ombra
A cura di Massimiliano Fabbri

Le sculture di Giovanni Scardovi e i disegni di Ilaria Ciardi dialogano con le collezioni e i fantasmi della casa di Luigi Varoli
Il disegno e la terra, tecniche e materiali magici e primitivi, e l’animale e la maschera, forme mitiche e immaginifiche, sono due tra i tanti e possibili significati che attraversano questa mostra che, nella casa del maestro recentemente riallestita, ospita le opere di due importanti autori cotignolesi, compagni anche nella vita.

Inaugurazione sabato 22 marzo ore 18

Giovanni Scardovi è nato in Romagna il 18 dicembre 1944; scultore e poeta è stato docente di Fenomenologia della moda, poi di Plastica Ornamentale alle Accademie di Belle Arti di Bologna, Venezia e Ravenna. La sua scultura e la sua poesia sono caratterizzate da immagini metamorfiche e surreali che rimandano agli archetipi, in una tensione oracolare ed enigmatica.

Ilaria Ciardi è nata a Firenze il 7 agosto 1968; è docente di Disegno e Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna e Ravenna. La sua grafica e la sua scultura assumono le forme di un bestiario arcano e fantastico, che evoca gli archetipi dell’immaginario.

Domenica 30 marzo ore 20.30

Teatro Binario Circe e i suoi doni
Serata tra parole e musica con Francesca Tuscano, Giovanni Scardovi
e la partecipazione di Franco Costantini
in collaborazione con ass. culturale “Studio d’arte” Sansalù al borgo Perugia e ass. culturale
Porziano musica Assisi

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