Alessandro Lanzoni, Matteo Bortone, Enrico Morello in concerto Rimini
Rimini •
Concerti
Da Giovedì 17 Ottobre 2019 • Ore 22:00 a Venerdì 18 Ottobre 2019 • Ore 01:00
Concerto esclusivo per questo trio d'avanguardia del jazz italiano.
Alessandro Lanzoni, piano Rhodes
Matteo Bortone, contrabbasso
Enrico Morello, batteria
Ingresso con contribuito associativo 10 euro (inclusa una consumazione)
Nuovi tesseramenti possibili (12 euro)
Giovani, amici, uniti da un passione per il jazz che li ha portati a cercare le esperienze formative più prestigiose: è infatti nelle aule di Siena Jazz, durante i due anni dell’International Jazz Master, che Alessandro, Enrico e Matteo si sono incontrati, e si sono subito capiti. E’ nato così il loro Trio, alla luce di un’esperienza comune che si è subito tradotta nella volontà di costruire insieme qualcosa di bello e di nuovo, all’insegna della continua ricerca della fusione e dell’interplay.
“Dark avour”, il loro primo album, rivela già una sionomia ben delineata: un repertorio perlopiù di brani originali, frutto delle doti compositive del leader (e non solo), ma anche brani della miglio- re tradizione del jazz, con scelte estremamente mirate (Monk e Coltrane su tutti). Un gruppo in cui convivono “gioia di vivere e consapevolezza dei propri mezzi” (Federico Scoppio), con uno sguardo sereno e profondo verso il futuro.
L’assegnazione del “Top Jazz 2013” come miglior nuovo talento dell’anno, attribuito dai più qual- i cati giornalisti italiani per la rivista Musica Jazz, colloca ormai a pieno titolo Alessandro Lanzoni fra gli artisti di maggiore personalità del jazz italiano, forte anche di un curriculum che, potendo già vantare esperienze di assoluto prestigio, da diversi anni lo ha imposto all’attenzione del mondo musicale.
Alessandro si è affermato molto presto anche in veste di leader, e può già vantare una signi cativa esperienza internazionale in Europa, America Latina, Israele e Stati Uniti, dove ha ricevuto recensioni lusinghiere e insolite per un musicista straniero (Ira Gitler, dopo averlo ascoltato in Piano Solo nel palazzo dell’ONU, nella sua colonna su Jazzimprov. NY ha avuto modo di affermare, dall’alto dei suoi settant’anni di pura storia del jazz: “Non dovrebbe essere giudicato come un giovane musicista. E’ già eccezionale, e rischia di diventarlo ancora di più”).
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