Poema & chitarra Cattolica

Cattolica • Arte & Cultura • Domenica 11 Marzo 2012 • Ore 16:00

Presentazione del libro "corrispondenze ai margini dell'occidente",
Poema dialogico scritto da loris ferri e stefano sanchini,
Stampato per effigie edizioni, 2011.

La presentazione avrà luogo in modo del tutto originale, con loris ferri e stefano sanchini che reciteranno. dei passi tratti dal poema, accompagnati musicalmente dalla chitarra acustica 12 corde di alessandro buccioletti.

“… perché il viaggio, questo viaggio, ma infine ogni viaggio, è sempre suono di zoccoli nella polvere, è sempre un pericolo, e può essere terribile in assenza di parole; ma, dentro e contro ogni costrizione, è pur sempre, come ho detto, necessario; e nel fondo del panorama esistenziale anche esaltante. viaggio, viaggiare. un dante e un virgilio del nostro tempo. non dentro all’inferno dei morti ma nell’assordante inferno della vita”
(passo tratto dalla nota al testo di roberto roversi)

La repubblica, attraverso il giornalista alessandro castellari, recensisce così il libro in settembre:
Corrispondenze ai margini dell' occidente di loris ferri e stefano sanchini è un poema dialogico. "uno parla, l'altro ascolta in un silenzio contratto; uno chiede l'altro risponde. poema e due voci, o a due mani che scavano la caverna delle parole, con energia ammirevole", scrive roberto roversi nella nota finale.
Le voci dialoganti di loris e stefano sembrano scandire un viaggio alla ricerca di un senso, o almeno di un luogo della contemporaneità in cui possa risiedere il nocciolo più radioso dell' anima. l'incipit del poema pare dominato da lunghe visioni disurbane: il carrarmato che schiaccia le madri, l'aereo che bombarda le moschee, e dall'altra parte del mare gli stolti calcificati dai loro palloni e dai grandi / fratelli educati al competere a vincere / premi. questo fondo "disurbano" ci accompagna lungo tutto il percorso e lo stesso distico finale ci ricorda l'inizio della guerra jugoslava: a plitvice l'abbiamo già fatto / il 31 marzo del ' 91. eppure le immagini sembrano sciogliersi a poco a poco nel desiderio di inaspettati orizzonti e la parola evoca l'upupa voliera, la zingara girovaga, la strada che desidera essere calpestata perché su di lei germoglino incontri, il moto errante della nave, l'antico coraggio del pellegrino, la barca pronta a salpare nella calda corrente, perché attraverso il viaggio "ci si possa di nuovo stupire del mondo".

Vi attendiamo per questo appuntamento letterario domenica 11 marzo,
Al circoletto dalle ore 18!