Il dibattito tra realisti e astrattisti nel dopoguerra Longiano
Longiano • Arte & Cultura • Sabato 20 Maggio 2017 • Ore 21:00
Nel 1948 il Fronte nuovo delle arti organizza a Bologna una mostra, pesantemente stroncata da Palmiro Togliatti su Rinascita. La politica culturale del PCI privilegiava i realisti e prendeva le distanze dagli “scarabocchi” e dalle “cose mostruose” apparse in mostra, scaturite da un libero confronto dei giovani artisti italiani con le esperienze d’avanguardia internazionali. Tra dibattiti in osteria, sculture in piazza per la campagna elettorale, articoli e manifesti infuocati, artisti come Consagra e Turcato si schierano a difendere il loro essere contemporaneamente “astrattisti e comunisti”, contro il partito, il realismo socialista e i suoi alfieri Guttuso e Trombadori. La Collezione Balestra riflette il clima culturale del dopoguerra e, pur contenendo un grande numero di opere realiste e figurative, ci aiuta a vedere da vicino la tensione e la spaccatura tra realisti ed astrattisti, assorbendola e risolvendola grazie all’indipendenza di giudizio e ai rapporto di stima e di amicizia intessuti nel tempo dal collezionista Balestra con i protagonisti di entrambi gli schieramenti artistici.
Vorremmo attraverso la visita aprire le porte al dialogo fra i due versanti, esplorare le ragioni degli artisti circa le loro opere e la loro ricerca, approfondire la questione proponendo anche alcune letture tratte dal libro “L’osteria dei pittori” di Ugo Pirro (Sellerio editore, Palermo, 1994).
Costo biglietto: 3€
Prenotazione obbligatoria
Per informazioni:
Fondazione Tito Balestra Onlus
Tel. 0547 665420/665850 -
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