Coltiviamo un’altra economia 2016 – 5a edizione Ravenna

Ravenna • Tempo Libero • Venerdì 17 Giugno 2016 • Ore 16:00

Torna a grande richiesta la nostra festa del commercio equo e dell'economia solidale, presso la Bottega di via C.Ricci, 2 e porti adiacenti, per un pomeriggio/sera denso di appuntamenti aperti a tutti e dedicati al tema del cibo e della sostenibilità. La manifestazione è ad ingresso libero e si svolgerà anche in caso di pioggia.

Programma

Alle ore 16.00 "IO GIOCO EQUO", 6 divertenti prove con cui sfidare le vostre conoscenze e i vostri sensi su cibo e dintorni! Chi supererà tutte le tappe del nostro gioco riceverà un piccolo omaggio.

Dalle ore 17,30 si svolgerà una tavola rotonda sul tema “Cibo e potere”. Chi decide cosa finisce sulle nostre tavole? Come riprenderci il controllo su ciò che mangiamo? Cinque testimoni con i loro punti di vista e le loro storie di resistenza e cambiamento ci forniranno spunti di riflessione su produzione e consumo alimentare dal Nord al Sud del mondo, invitando il pubblico alla discussione. Interverranno Giovanni Notarangelo di Funky Tomato, Annalisa Venturini de La Leche League e Nurture Project International (NPI), don Claudio Ciccillo della Fraternità San Damiano, Sara Pozzi e Brendon Johnson Baladini Social Business (Il Cairo) e Graziano De Gianni del comitato Stop TTIP Ravenna/Cervia!

Passando dalle parole ai fatti (e ai piatti) alle ore 18.30 si terrà il mini-corso di cucina FAIR COOKING LAB. Sotto la guida della nostra cuoca Cecilia Dall'Olio, creeremo insieme un menù perfetto per un'apericena estiva, tutta a base di ingredienti da produttori locali e di commercio equo.
Il corso è aperto ad un massimo di 15 partecipanti(per iscrizioni scrivere a )...tutti gli altri possono però assistere liberamente!

La festa proseguirà alle 19.30 con il nostro immancabile aperitivo equo e solidale e dalle 20.30 concerto di musica popolare dei nostri cari amici della Baccanu Orkestra che, tra tarantelle, pizziche e tammorriate, ci accompagneranno in un viaggio verso Sud al grido di “Evviva cu bballa!”