L'evento è terminato in data 06 Novembre 2016 alle ore 16:00.

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C'era una volta... a Duloc! Forlì

ForlìArte & Cultura
Da Sabato 05 Novembre 2016 • Ore 21:00 a Domenica 06 Novembre 2016 • Ore 16:00

Oggi parte la prevendita dei biglietti per la prima di "c'era una volta... A duloc" che si terrà il 5 novembre 2016 (ore 21.00) e il 6 novembre 2016 (ore 16.00) al teatro "diego fabbri" di Forlì
infoline: 391.4303947 - http://www.Associazioneilsicomoro.Com
prevendita aperta presso:
"tecno print" in viale matteotti n. 57 a Forlì
da lunedì a venerdi&039 (9,00 - 12,00)
e da lunedì a mercoledì (15,30 - 18,30)
intero: 15 euro
ridotto: 12 euro (4-11 anni e fo_emozioni)
gratuito (0-3 anni senza poltrona)

L'iniziativa non ha alcuna finalità di lucro ed il ricavato sarà destinato ad un progetto benefico legato alla Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII – Condivisione fra i Popoli”. Questo Progetto denominato “Classi Speciali” si propone di garantire l’accesso ad opportunità educative e formative a 62 bambini e ragazzi disabili e con difficoltà di apprendimento in Zambia dove la Comunità è presente dal lontano 1985 (Prima zona di missione della Comunità Papa Giovanni XXIII” in Zambia). Attualmente i missionari e i membri zambiani dell’Associazione condividono la vita con bambini orfani e in difficoltà, anziani, ragazze schiavizzate, bambini di strada, disabili attraverso alcune strutture e numerosi progetti. Questo, in particolare, riguarda 2 scuole speciali: la “Holy Family Special School” e la “Nkwazi Special School” dove giovani studenti con diverse disabilità ricevono un sostegno scolastico personalizzato (la loro unica possibilità di ricevere un’istruzione) e un supporto alimentare quotidiano. Qui un link che illustra brevemente il progetto: http://www.apg23.org/it/zambia/

"Fiaba sovversiva quella di Shrek! “Vai per il mondo”, dicono i genitori brutti e sgarbati di Shrek al figlio, ancor più sgradevole nell’aspetto e nella condotta. Ma quello che seduce in questa favola di Steig è la vittoria del perdente, il brutto che trionfa sul bello, o meglio la bellezza interiore che per la prima volta diventa protagonista, confermando che non sempre è tutto oro quel che luccica e che ciò che è importante è quello che si è veramente. Inoltre, Shrek rappresenta senza dubbio il diverso, colui che è mal tollerato, che non riesce a integrarsi perché qualcosa (in questo caso il suo aspetto) gli impedisce di essere “assimilato”: rappresenta, dunque, quell’Altro da sé perennemente confinato dietro una palizzata di stereotipi e pregiudizi. Shrek è una maschera. Shrek ha la maschera. Indossa la maschera, messa ben in evidenza e che sfugge ad ogni travestimento carnevalesco. Shrek impersona la maschera. E&039 smargiasso e ridicolo. Ma è durante l’ultima prova che Shrek rimane sgomento: disorientato, smarrito, davanti agli specchi in cui si moltiplica la sua maschera orrenda. Coerente fino alla fine, William Steig conduce imperterrito la sua creatura, mostruosa maschera verde, al cospetto della principessa promessa: è l’apoteosi del brutto ma realmente bello"

Data

Dal
Al

Luogo e Indirizzo

Forlì
Corzo Diaz, 47
Teatro Diego Fabbri